Intervista su Dude Mag

Su Dude Mag un’ampia e profonda intervista di Massimo Castiglioni che ringrazio.

Abbiamo parlato di fantastico, di letteratura siciliana, di Lo Scuru e Suttaterra (Tunué), del mio lavoro con Sarmi Zegetusa (Vanni Santoni), dell’attuale panorama letterario italiano, e di molto molto altro:

http://www.dudemag.it/letteratura/sento-la-letteratura-un-combattimento-intervista-orazio-labbate/

Atlante del mistero

Ecco la cover del mio nuovo libro:

“Atlante del mistero – viaggio illustrato nelle 40 dimore le cui porte non vorreste mai aprire” (Centauria Libri); le illustrazioni sono di Simone Pace.

Introduzione di Andrea Morstabilini.

In tutte le librerie dal 12 aprile.

Su Tabook, Suttaterra

La pubblicazione di oggi per “La voce degli studenti” è di Allegra Litardi, a cui va un mio personalissimo grazie come curatore di questo progetto perché ha accettato la sfida di confrontarsi con un libro a mio avviso bellissimo ma anche abbastanza complesso. Per una ragazza del liceo non è facilissimo affrontare un testo così, ma Allegra lo ha fatto, e il suo lavoro, anche se condizionato da una lettura risvelatasi per lei faticosa, è puntuale e meritevole. Parliamo di uno dei libri più belli usciti nel 2017, “Suttaterra” di Orazio Labbate pubblicato dai nostri cari amici di Tunué.
Ricordiamo che la recensione e il commento qui presenti sono frutto del lavoro di una ragazza del liceo alla prima esperienza con una produzione di questo tipo, perché il nostro intento è proprio quello di stimolare i ragazzi alla lettura e alla scrittura.

https://tabook.it/IT/blog/lavocedeglistudenti-allegra-litardi-suttaterra-di-orazio-labbate

Tabook1

Suttaterra su Carmilla

Ringrazio di cuore Franco Pezzini, tra i più importanti e preziosi critici letterari dell’universo gotico e dell’horror, per aver scritto un magnifico e dottissimo lavoro su “Suttaterra” (Tunué) su Carmilla:

<<L’operazione linguistica di Labbate è straordinaria, e nel braciere di questo lessico del delirio si individuano riletture personalissime di autori molto diversi. Autori letterari (Ligotti ma anche i gotici dell’ottocento, e poi Bufalino, Consolo, D’Arrigo…) ma anche cinematografici – ovviamente David Lynch – tradotti in parole: autori avvicinati come i morti con certe droghe iniziatiche, dopo sai che ci hai parlato e ti hanno consegnato qualcosa […] Ancora Virgilio, con una scelta che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro tra i critici, al termine dell’avventura negli inferi fa uscire Enea e la Sibilla da una delle porte dei sogni, e più precisamente da quella dei sogni fallaci. Walpole capirebbe, e certamente anche Labbate: quel ramo d’oro che è la letteratura deve apparire farlocca, mentire, giocare, usare maschere. Solo così può accennare all’iceberg – quello sì autentico, indicibile per le parole distratte della vita quotidiana – che si spalanca sotto.>>

https://www.carmillaonline.com/2018/02/23/the-castle-of-gela/